La versione che segue data 1981 ed è una traduzione libera da Federico Garcia Lorca che pubblicai nel 1982 in un libretto edito dalla piccola casa editrice Il Bagatto. Il libretto era intitolato Qanan. Qanàn è la pronuncia ebraica di Canaan, la terra promessa. Il libretto era una raccolta di poesie a conclusione della quale volli porre questo sonetto di Lorca, perché si prestava a fare una sintesi perfetta della mia giovanile concezione dell’amore. Chiunque conosca un po’ di spagnolo si accorgerà che si tratta di una versione libera, quindi adatta a esprimere il mio stato d’animo di quegli anni.
Domanda: può uno psicoterapeuta essere anche un poeta? Direi di sì, e senza imbarazzo. Nella misura in cui la poesia è una sonda che aiuta a svelare profondità che l’osservazione scientifica, ossia neutra, non sempre schiude. Ci sono porte che si aprono solo a quella mano che sa sfiorarle.
In questo senso la poesia è strumento di indagine; aiuta la psicopatognosia e quindi la psicopatologia: la conoscenza delle passioni della psiche e il discorso su di esse.
Ripubblico questa poesia per farla leggere agli amici via Web.